

Annibale Carracci, Madonna con Bambino tra i santi Nilo e Bartolomeo, Abbazia di Santa Maria di Grottaferrata (Roma).
San Nilo
Nilo da Rossano, noto anche come Nilo il Giovane nacque a Rossano nel 910 e morì a Tusculum il 26 Settembre 1004. Fu un monaco basiliano, eremita, abate e amanuense, fondatore dell'abbazia di Santa Maria di Grottaferrata.
Prima di intraprendere la vita da monaco, affascinato dalla bellezza di una ragazza di umili origini; si sposò ed ebbe una figlia, ma il matrimonio non durò molto.
Fece in modo che moglie e figlia non avessero problemi economici e quindi si ritirò nell'eparchia del Mercurion, lungo il corso del fiume Lao nei pressi dell'odierna Orsomarso.
Qui fu allievo di San Fantino e si dedicò alla vita contemplativa e alla carità; raccolse e copiò numerosi codici. Si ritirò in un recondito eremo e in una caverna dove c'era un altare consacrato a San Michele Arcangelo vicino Mercurion.
Cominciò la sua attività sociale a San Demetrio Corone, fondando un monastero basiliano sulle rovine della chiesetta dedicata ai santi Adriano e Natalia. Dimorò a San Demetrio per venticinque anni, gettando le basi di un'istituzione monastica greca che aveva come compito la riunificazione tra le chiese di oriente e occidente.
Gli imperatori di Oriente Basilio II e Romano II lo pregarono di recarsi a Costantinopoli con la segreta intenzione di innalzarlo a quella sede patriarcale.
Il cenobio di San Nilo venne devastato dai saraceni.
Morì nel 1004 durante il pellegrinaggio a Roma nei pressi di Tusculum.
Di san Nilo si occupò il suo discepolo prediletto San Bartolomeo abate, che ebbe di lui grande stima dichiarando:
«San Nilo vedeva che tutti gli uomini, tutti gli animali, finanche ogni rettile che si muoveva sulla terra, erano in cecità e totalmente privi di luce e la terra stessa tutta quanta era circondata da una tenebra profonda e da un'immensa caligine.»